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GENERATORE di SUB-AUDIO

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Categoria: I progetti fatti dai soci
Pubblicato Lunedì, 03 Maggio 2010 13:17
Scritto da Amministratore
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Tutti coloro che bazzicano le VHF e le UHF e non disdegnano di fare qualche collegamento sui ponti ripetitori si saranno accorti che, in alcune occasioni, è necessario emettere il così detto tono sub-audio per “agganciare” il ripetitore.

Ma cos’è questo benedetto segnale!? E’ semplicemente una frequenza che viene generata (ed ovviamente anche ricevuta) nella parte “bassa” dello spettro audio, minore di 300 Hz, lasciando quindi inalterata la banda della fonia 300-3400Hz (almeno in campo telefonico).

Tutto ciò si è reso necessario, come dicono in diversi, per il proliferare di ponti ripetitori, o peggio, come invece dicono i maligni, che ci sono più ponti che radioamatori! Allora, per evitare di “eccitare” più ponti contemporaneamente, si è ricorsi alla “colorazione” della portante ( termine poco usato in ambito radiantistico ma abbastanza in altri campi…tipo nel il vecchio “radiomobile” a 450!). In questo modo il ponte riconosce solo segnali modulati da quella determinata frequenza sub-audio rifiutando tutte le altre, è quindi anche un modo per evitare falsi agganci dovuti ad eventuali interferenze!

Ma… bando alle ciance, veniamo al nostro circuitino che si rende necessario in tutti quei casi dove il ricetrasmettitore VHF e/o UHF non lo prevede, essendo un po’ vecchiotto od auto-costruito (quando più!?) oppure la schedina opzionale è un po’ cara od introvabile.

Allora non resta che farla home-made! La scelta del componente da usare è caduta sul 567, integrato meno conosciuto dell’ onnipresente 555 ma più adatto allo scopo. Infatti l’ NE567 nasce come tone decoder anche se qui viene sfruttata la parte generatrice del segnale di riferimento del PLL interno per la comparazione del segnale di decodifica (piccolo cambio di sesso…).

Forse chiarisce tutto lo schemino sotto riportato:

Non vengono sfruttati ne il pin 3, ingresso del segnale di BF ne il pin 8, uscita logica (0/+5V) del segnale decodificato, mentre dal pin 5 tramite una resistenza di 100 Kohm ed un filtro passa basso, costituito dalla resistenza da 10K e dai due condensatori da 47 KpF, viene prelevato il segnale di uscita da inviare all’ RTX.

Il trimmer da 10K (quello sul pin 6) serve per la regolazione fine della frequenza di uscita, mentre quello in uscita (sempre da 10 K) serve per regolare il livello della sud-audio verso il modulatore.

La regolazione di quest’ ultimo va fatta, partendo da zero girando lentamente finché il ponte non “becchi” il segnale sub-audio, magari dando un pelino di più e verificare che agganci bene tutte le volte. Accertarsi anche che il livello di uscita non sia troppo alto e non si senta il “ronzio” sulla propria emissione!

Il tutto può essere realizzato su una piastrina millefori ed alloggiato all’ interno del microfono (se la basetta è piccola ed il microfono grande…) o su una scatolina esterna mettendo il microfono a passaggio ed iniettando il segnale in parallelo al filo del micro, magari disaccoppiando con un condensatore da 10 KpF.

L’alimentazione può essere prelevata direttamente dalla presa del micro (se l’ RTX lo prevede) o dai 12V dell’ alimentatore di stazione previo inserimento di un 7805! L’ alimentazione perfettamente stabilizzata è determinante per la stabilità dell’ oscillatore come pure è importante la qualità dei componenti e la stabilizzazione termica del circuito, volendo si può “immergere” la basettina nel polistirolo per ridurre l’ escursione termica.

Qui di seguito uno dei prototipi (realizzato forse per altri scopi) montato su una classica basetta “millefori”.

Volendo puoi andare a vedere questi link:

http://ospitiweb.indire.it/~sori0001/besta/esperienze/ne567.html

http://digilander.libero.it/beamweb/567.htm

Dal primo puoi scaricare anche un programmino in DOS per calcolare la frequenza di decodifica ( e generazione), con una schermata simile a questa:





Come vedete i componenti sono stati calcolati per 85.4 Hz che è la frequenza sub-audio dei ripetitori della zona 6 Marche.


Se non riuscissi a reperire il 567 e volessi ripiegare sul famigerato 555 puoi andare sul sito di IVO, I6IBE e leggere l’ ottimo articolo apparso su CQ Elettronica 04/10, questo è il link:

http://www.webalice.it/brugneraivo/i6ibe/index.htm

Il datasheet del componente lo puoi trovare a questo indirizzo: http://www.datasheetcatalog.org/datasheet/philips/SE567N.pdf

Non resta che prendere in mano il saldatore ed incominciare a scottarti le dita…

A disposizione per eventuali chiarimenti.

73 de iw6atu, Guido